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Bonus veicoli sicuri 2023: domande dal 3 aprile

Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con avviso pubblicato sulla propria pagina informa del fatto che dalle ore 9:00 del 3 aprile è possibile richiedere il bonus veicoli sicuri per le revisioni effettuate nel 2023.

Bonus veicoli sicuri: che cos'è

Il decreto del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, numero 366 del 24 settembre 2021, pubblicato in gazzetta ufficiale nr. 253 del 22 ottobre 2021, disciplina i criteri e le modalità di concessione ed erogazione del contributo previsti dall'art. 1, comma 706, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 c.d. bonus veicoli sicuri.

Il comma 706 dell’articolo 1 della legge 30 dicembre 2020, n. 178, prevede il riconoscimento, a titolo di misura compensativa dell’aumento previsto dal comma 705, per i tre anni successivi alla data di entrata in vigore del decreto di un buono denominato ”buono veicoli sicuri”, per l’importo di euro 9,95 e nei limiti delle risorse stanziate a beneficio dei proprietari di veicoli a motore che, nel medesimo periodo temporale, sottopongono il proprio veicolo e l’eventuale rimorchio alle operazioni di revisione di cui al richiamato articolo 80, comma 8, del decreto legislativo n. 285 del 1992, consentito per un solo veicolo a motore e per una sola volta. 

Il 31 dicembre 2023 chiuderà definitivamente l'iniziativa per Bonus veicoli sicuri. 

Bonus veicoli sicuri: come richiederlo

In particolare, il proprietario di un veicolo che effettua la revisione nel corso del 2023 può registrarsi per richiedere il contributo in oggetto.

Per richiedere il bonus veicoli sicuri è necessario effettuare l’accesso sul sito del Ministero all’area riservata esclusivamente con SPID con livello di sicurezza 2, CNS e CIE.

Attenzione al fatto che, per la richiesta del contributo non è richiesto nessun allegato o ricevuta. Sono necessari solo i dati richiesti nella procedura online.

In caso di veicolo cointestato, il rimborso dovrà essere richiesto da chi ha gli oneri giuridici del mezzo, ovvero dal primo cointestatario sulla carta di circolazione.

Il rimborso verrà effettuato successivamente alla verifica dei dati inseriti. 

E’ possibile controllare lo stato di avanzamento accedendo alla piattaforma e visualizzando lo stato della richiesta associata alla targa.